I maggiori produttori mondiali di nocciole 1
Agosto 21, 2019

I maggiori produttori mondiali di nocciole

Le nocciole, fiore all’occhiello dell’agronomia italiana

 

Utilizzate in ricette innovative oppure tradizionali, come golose torte o deliziose creme spalmabili, o altrimenti sminuzzate in una leggera granella per guarnire i piatti ed aggiungervi croccantezza, oppure unite all’insalata, o anche consumate da sole come spuntino, le nocciole sono un prodotto sempre apprezzato e dalle notevoli proprietà nutritive, che rappresenta un fiore all’occhiello dell’agronomia del nostro paese. Infatti, molte delle varietà coltivate su suolo italiano sono certificate DOP o IGT, il marchio distintivo delle eccellenze alimentari. Ricordiamo, ad esempio, la nocciola Tonda Gentile IGP (o Tonda Gentile delle Langhe), la nocciola del Piemonte IGP, la Tonda Gentile Romana DOP (assai diffusa nel viterbese), o ancora la Tonda di Giffoni IGP. Il loro prezzo, a seconda della varietà, oscilla fra i 2,10€ e i 2,70€ al kg (dati di agosto 2019).

 

I maggiori produttori mondiali di nocciole

La produzione italiana di nocciole, nonostante rappresenti da sola il 10-15% della produzione dell’intero globo – l’Italia ne è, infatti, secondo produttore mondiale – non è sufficiente a soddisfare la richiesta interna, che è tale da rendere necessaria l’importazione di questo frutto da altri paesi (come spieghiamo in questo articolo: Mercato nocciole in Italia). I maggiori produttori di nocciole nel mondo sono la Turchia (70%), a seguire l’Italia, poi gli USA (4%), l’Azerbaijan (3%), e infine Georgia e Spagna. Una curiosità: la superficie coltivata a nocciole, in Italia, equivale a circa 70 mila ettari di terreno, un’estensione 10 volte minore rispetto a quella destinata al medesimo uso in Turchia. Le regioni dello Stivale che si distinguono nella coltivazione delle nocciole sono Campania, Lazio, Sicilia e Piemonte, le quali da sole coprono circa  il 98% della produzione nazionale totale.

 

Nocciole: le proprietà nutritive

Ma quali sono le varietà di nocciole coltivate nel mondo? Specifichiamo, innanzitutto, che questo frutto si ricava da un albero appartenente alla famiglia delle Betullaceae, il Corylus Avellana (dal greco corys = elmo e dall’appellativo Avellana = proveniente da Avellino, zona votata fin dall’antichità alla produzione di nocciole). Il nocciolo, uno dei primi alberi da frutto coltivati dall’uomo, dà frutti particolarmente ricchi in vitamina E, in grado di apportare all’organismo importanti quantità di fitosteroli, sostanze assai efficaci nella prevenzione delle malattie cardiovascolari. Oltre a ciò, le nocciole hanno la virtù – se consumate con moderazione – di contribuire a tenere sotto controllo i livelli di colesterolo LDL (il cosiddetto “colesterolo cattivo”) e dei trigliceridi, in quanto ricche di lipidi di origine vegetale e di proteine.

Le nocciole sono anche un’importante fonte di acido folico, una vitamina idrosolubile del gruppo B necessaria per lo svolgimento di funzioni vitali come le reazioni di sintesi e riparazione del DNA. Sono costituite per il 6% da carboidrati, per l’8% da fibre, per il 14% da proteine e per il 64% da lipidi. Le foglie del nocciolo, inoltre, sono impiegate per produrre tisane ed infusi, mentre l’olio ricavato dai frutti trova largo impiego nell’industria cosmetica, in virtù delle sue proprietà purificanti.

 

Le varietà di nocciole coltivate nel mondo

Tornando, ora, alle diverse varietà di nocciole coltivate nel mondo, in Turchia le più diffuse sono la Tombul, la Çakildak, la Minkane, la Karafinfik e la Palaz; le cultivar più comuni negli Stati Uniti, invece, sono la Barcelona, la Ennis, la Casina, la Lewis e la Daviana. Meno della metà (il 45%) delle coltivazioni statunitensi è destinato alle esportazioni, mentre quelle turche sono dedicate al mercato estero (circa il 90%) quasi totalmente. In Spagna, si producono prevalentemente la varietà Negret, ma anche Gironell, Pauetet, Culplà e Morell, che vengono utilizzate per circa il 45% nell’industria dolciaria locale, mentre per il resto sono destinate al mercato estero (specialmente quello tedesco). In Azerbaijan e Georgia, le varietà di nocciola più diffuse sono perlopiù derivate da incroci di differenti specie di Corylus che crescono spontaneamente sul territorio, e la loro produzione è indirizzata soprattutto al consumo interno.

 

Coltivazione e raccolta delle nocciole

Le nocciole vengono coltivate con successo in territori caratterizzati da una sufficiente ventilazione, prevalentemente in aree collinari o di media montagna, che presentino i giusti livelli di acidità specifica e di sostanze organiche utili (per conoscere le zone maggiormente vocate alla coltivazione dei noccioleti in Italia, leggi qui: Coltivazione raccolta nocciole). Sono, invece, inadatti i terreni molto compatti, soggetti a nocivi ristagni d’acqua. I frutti vanno raccolti nel periodo della loro piena maturazione, di norma nella stagione autunnale (anche se in alcune zone si predilige una raccolta più precoce, già nel mese di agosto).

La raccolta di questi prelibati frutti può essere manuale o meccanizzata; per velocizzare questo processo ad aumentare al contempo la qualità del prodotto, ultimamente si ricorre sempre più di frequente all’utilizzo di macchinari specifici per la raccolta. Cassinelli trattori ha focalizzato la propria attenzione nella fornitura di macchine che permettano di raccogliere le nocciole tramite un’avanzata tecnologia a spazzole che, diversamente dai tradizionali dispositivi ad aspirazione, consentono un ragguardevole risparmio di lavoro e di tempo, oltre che una notevole riduzione dell’utilizzo di diserbanti (leggi qui: Macchina Raccogli Nocciole Cassinelli).

Per qualsiasi informazione sul sistema di raccolta meccanizzata Cassinelli e sui benefici che le nostre tecnologie possono apportare a chi si occupa di raccolta nocciole, chiama lo 0173 34862 oppure scrivici all’indirizzo mail cassinellitrattori@gmail.com. Saremo lieti di rispondere ad ogni tuo quesito o di inviarti un preventivo gratuito. Il nostro servizio assistenza sarà costantemente a tua disposizione.